venerdì 15 giugno 2012

Governo e Camere ha spiegato ieri la vice presidente del Senato, Emma Bonino

15 giugno 2012
Dal Partito Radicale undici proposte per “un salto di qualità sull’immigrazione”.
Bonino: “proposte per riportare alla legalità un settore sociale, che non è un fenomeno transitorio”.
 


“Liberarsi del sistema di reclusione dei Cie”. Rimuovere “ghetti e marginalità” degli stranieri per permettere al Paese di crescere con il loro contributo. Riportare “urgentemente al centro dell’attenzione” il tema della cittadinanza e porre un freno “allo sfruttamento lavorativo della clandestinità e alla segregazione etnica di rom, sinti e camminanti”. Sono le richieste del Partito Radicale per “un salto di qualità” nei confronti dell’accoglienza degli stranieri in Italia: una serie di “provvedimenti amministrativi”, suggeriti a Governo e Camere, per risolvere in modo “rapido“ alcune “priorità”. “Si tratta di undici proposte – ha spiegato ieri la vice presidente del Senato, Emma Bonino, nel corso del convegno Immigrazione: una sfida, una necessità – per riportare alla legalità un settore sociale, che non è un fenomeno transitorio”.
L’iniziativa dei radicali ha ricevuto il sostegno dell’ex ministro dell’Interno, Giuliano Amato.
"Le proposte dei radicali non chiedono grandi cambiamenti - ha detto Amato - sono un appello alla legalita e alla coscienza”.
Il Partito Radicale auspica che la detenzione amministrativa degli immigrati nei Cie diventi “una soluzione residuale”. Per questo occorre “identificare gli immigrati detenuti direttamente nelle carceri, preferire l’obbligo di firma o residenza per migranti con passaporto e velocizzare le procedure per ridurre i tempi di permanenza nei Cara”.
Si invita inoltre a “non lasciare senza finanziamenti i programmi di recupero per studenti con svantaggi linguistici e d’inserimento lavorativo per le straniere”, ad “ampliare” gli indici di sfruttamento lavorativo riferiti ai clandestini e ad arrivare a “una rapida definizione di intervento delle Camere” in merito alla cittadinanza. Inoltre bisogna “superare la frammentarietà e disarticolazione delle normative” in tema di rimpatri, respingimenti e ricongiungimenti.
(Red.)   immigrazioneoggi.it

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