giovedì 11 aprile 2013

Legenda Rom e Sinti i Italia di un popolo dimenticato 2013

Legenda Rom e Sinti i Italia  di un popolo dimenticato 2013



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Ci sono libri scritti su sinti e rom che risalgono al 1400:  forse più, perciò si sta parlando di secoli a non solo di anni, anche se le parole e le promesse sono state tante, in tutti questi secoli i sinti e i rom sono sempre rimasti quelli che sono, non hanno cambiato in niente, mille anni fa viveva in una carovana e ancora oggi vive in una roulotte, i più poveri in baraccopoli costruiti con mezzi di fortuna, i primi con rami e foglie, dopo con legno e tavole e oggi ancora indietro non più rami e foglie ma con cartoni usati trovati con un po’di fortuna, oggi per avere un appartamento la maggioranza delle popolazioni sinti e rom devono ripudiare la propria etnia d’appartenenza, nascondere che sono sinti o rom e scordarsi non solo le tradizioni usanze ma anche la propria lingua madre.

Per secoli, anni: ci sono state tantissime persone che hanno voluto “aiutare” i sinti e  rom a cambiare la loro vita, don bruno Nicolini fondando l’Opera nomadi  “circa 50 anni fa”, a dato moltissimo del suo tempo per riuscirci, tante le persone che ci hanno lavorato e hanno provato in tantissimi modi, sono riusciti  a creare delle scuole solo per sinti, le prime in italia che si chiamavano lacio drom “buona strada” , pian piano si e riuscito a includere i sinti nelle classi insieme ai bambini non sinti o rom, ma logicamente mettendoli in un cantone in fondo della classe e curarsi di loro, dedicandogli ogni tanto e molto raramente un domanda o un gesto per mostrare che in classe hanno un bambino sinto o rom, senza insegnarli non più dell’indispensabile, leggere e scrivere, cioè bambini della 4/5 elementare che fanno ancora compiti dedicati ai bambini della prima elementare, perciò tutto questo a cosa e servito, a niente, la maggioranza sinti o rom ancora oggi sono analfabeti, sono senza un tetto e un lavoro per mantenere se e la famiglia stessa.

Le  ragioni di tutto: questo sono innumerevoli, una di queste e perché i sinti e rom non sono stati mai interpellati e ascoltati veramente, gli hanno solo fatto una domanda a bruciapelo pretendendo la risposta senza nemmeno dargli il tempo di confrontarsi con i propri famigliari o il tempo di guardarsi intorno per scoprire veramente di che cosa si ha bisogno urgentemente e veramente di positivo e vero per riuscire a cambiare un qualcosa. Credevano di avere capito tutto dalle poche risposte che gli davano i sinti e i rom, ma soprattutto alla maggior parte dei gagge non gli interessava nemmeno che cosa volevano veramente i sinti, gli importava solo che i sinti dovevano ubbidire e fare quello che loro volevano, istruirli a obbedire senza mai reclamare, fare tutto quello che volevano i gagge senza lamentarsi, gli promettevano mari e monti, senza mai mantenerne una, le promesse erano enormi come gli enormi campi nomadi che gli hanno costruito facendoli poi entrare con mille inganni e bugie. In pratica il vero lavoro per aiutare i sinti e i rom non era veramente per aiutare i sinti e i rom, ma solo per aiutare se stessi, avere dei punti dove un giorno si potrà avere un lavoro ben attribuito dove poter guadagnare facilmente tanto denaro senza dover lavorare.

Ancora oggi: ci sono tantissime persone che dichiarano che vogliono aiutare i sinti e rom ad vivere meglio di come vivono oggi, di chiudere i campi nomadi, di dare case a tutti i sinti e rom “pur sapendo che questo e impossibile”, di dare l’istruzione dove un giorno (“quando scomparirà definitivamente la discriminazione razziale verso i sinti e  rom, cioè mai “)  potranno avere il lavoro che loro decideranno fare.   

Tutti sanno che cosa vuole veramente un sinto: o un rom, ma questo non si può avere, o si accetta quello che come sempre hanno voluto e vogliono ancora oggi darci “niente”, cioè farci prendere in giro come sempre accettando di credere ancora nelle favole e andare avanti cosi per altri mille anni, continuare a vivere così come stiamo ancora vivendo, da uomini primitivi senza un tetto dove riparaci e vivere in baraccopoli, nelle roulotte e nei campi nomadi e i più poveri per strada sotto i ponti o case diroccate, lasciando i gagge ad arricchirsi facendo guadagnare tantissimi soldi con la scusa che sono soldi spesi per i Sinti e Rom, soldi destinati dal governo e dall’unione europea per Migliorare la vita dei sinti e rom e che i comuni, provincie e regioni spendono non per migliorare i Sinti e Rom, ma per migliorare se stessi.
Ma la pura e semplice verità: il perché non si e riuscito a fare niente per i sinti e rom in tutta l’Europa da millenni, che tutti i sinti e rom vivono ancora ai margini della società senza un abitazione decente, un lavoro definitivo e un istruzione degna.

E’ che nessuno della popolazione maggioritaria vuole veramente vedere i sinti e i rom messi al loro livello, nessuno gagio vuole veramente avere come vicino alla propria abitazione, al suo lavoro, in una scuola con il proprio figlio delle persone sinti o rom, nessuno permetterà mai che i sinti e rom abbiano gli stessi diritti che hanno loro, i sinti e rom non potranno mai avere la stessa istruzione dei figli della popolazione maggioritaria, questo e solo un sogno che non si realizzerà mai per un sinto o un rom, la verità santa e sacra non verrà mai a gala, altrimenti come potrebbero vivere quelli della popolazione maggioritaria che con la scusa di aiutare i sinti e rom guadagnano tutti quei soldi. Forse pochissimi gage lavorano seriamente senza scopo di lucro, ma saranno veramente pochissimi, ma anche quei pochi che ci sono non possono fare tanto, questo perché sono persone piccole che appena gli arriva un'altra persona più grande che gli dice:  “adesso basta, fermati, stai andando troppo oltre, dove vuoi arrivare con questi sinti o rom”, per la paura o per altro, si ferma tutto il lavoro fatto per anni, si ritorna indietro, perché pian piano tutte le porte che sembravano ormai aperte si chiudano senza mai più aprirsi.

I LAVORI

Riguardo il lavoro io o fatto delle proposte che penso parecchi sinti e rom sarebbero d’accordo a portare avanti, anche solo per salvaguardare le tradizioni e le culture tramandate da generazioni dai propri avi, soprattutto i lavori tradizionali che sappiamo fare, perché li abbiamo sempre fatti  e li sappiamo fare bene 

·         Il giostraio, per chi esperto di Luna Park.
·         Il mediatore culturale, un sinto  un non sinto.
·         Il raccoglitore del ferro vecchio, più facilitato.
·         I venditori ambulanti case per casa.
·         I Musicisti ambulanti porta a porta.


Le proposte  sul lavoro: e quindi di promuovere il lavoro dignitoso in condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza e dignità umana per uomini e donne, incoraggiare l’occupazione in condizioni dignitose, migliorare la protezione sociale. Occorre una chiara presa di posizione sull'economia informale, in Italia sono numerosissime le famiglie di rom e sinti impegnate nell'economia informale, la maggioranza delle donne lavora informalmente, spesso come venditrici itineranti. Solitamente il lavoro informale e svolto in condizioni molto precarie e poco produttive, mal remunerato e non offre alcuna sicurezza. Sostenere le famiglie rom e sinte impegnate in lavori informali richiede delle strategie articolate, occorre aumentare la professionalità e competenza, migliorare le leggi, e richiedere lo sviluppo di istituzioni di assistenza. Si deve quindi offrire un supporto tecnico e di consulenza alle istituzioni in aree che spaziano dalla formazione professionale alla microfinanza e allo sviluppo di piccole imprese(autonomi, cooperative sociali ecc ecc ).
Tutto ciò per il miglioramento più ampio delle politiche del lavoro, richiedendo un attenzione particolare per le strategie che favoriscono l'integrazione dei gruppi più svantaggiati nel mercato del lavoro, i rom e i sinti.

I LAVORI

Riguardo il lavoro io o fatto delle proposte che penso parecchi sinti e rom sarebbero d’accordo a portare avanti, anche solo per salvaguardare le tradizioni e le culture tramandate da generazioni dai propri avi, soprattutto i lavori tradizionali che sappiamo fare, perché li abbiamo sempre fatti  e li sappiamo fare bene, vari lavori tradizionali dei sinti e rom che ne elenco un paio, come per esempio:
Il giostraio,più elasticità nella concessione dei permessi nelle piazze comunali e provinciali, sconti per chi deve lavorare con l’energia elettrica ogni ora lavorativa, e tutto quello che serve per migliorare il lavoro da giostraio coinvolgendo il diretto interessato, per poter lavorare senza cercare altri lavori a volte deplorevoli “  aprire dei parchi giochi per bambini gli adolescenti. Seguiti da sinti.
Il raccoglitore del ferro vecchio; “concedere dei permessi speciali regionali su tutto il territorio del Veneto, aprire un dialogo di lavoro con le imprese delle pulizie e dei centri di raccolta comunali,   per chi lavora con i camioncini non superiori ai 35 quintali, favorendo i sinti e rom che praticano questo tipo di lavoro per mantenere la propria famiglia coinvolgendo il diretto interessato per poter lavorare senza cercare altri lavori a volte deplorevoli ”.
Il venditori ambulanti casa per casa:  “rilasciare dei permessi speciali per sinti e rom per vendere la propria mercanzia casa per casa senza nessuna tassa o altro coinvolgendo il diretto interessato per poter lavorare senza cercare altri lavori a volte deplorevoli”.
Musicisti ambulanti porta a porta;  “dei permessi speciali dove potere esercitare il lavoro da musicista da strada in ogni citta,  paese turistico o non in ogni luogo dove si può lavora per mantenere la propria famiglia  coinvolgendo il diretto interessato dove poter lavorare senza cercare altri lavori a volte deplorevoli”. E tutti quei lavori tradizionali che vari sinti e rom sanno fare ma che non possono più fare per le burocrazie ecc. ecc. soprattutto in questo caso si deve coinvolgere i diretti interessati per migliorare e portare alla luce tutti i lavori nascosti o fatti di nascosto perché senza nessuna licenza o altro.

Ma soprattutto bisogna cercare di aiutare tutti i ragazzi e ragazze che vogliono lavorare in lavori nuovi, come aprire dei locali, Chioschi estivi, bar, pizzerie, negozi, videoteche lavorare negli uffici di qualche ditta o agenzia e tutto quello che vorrebbero e li piacerebbero aprire per poter lavorare insieme al figlio, fratello, amico, moglie o marito, in questo caso bisognerebbe incentivare al 100 per 100 e aiutarli concedendogli un micro prestito per avere un affitto pagato almeno per un anno e  per l’avio del lavoro affiancandolo con un personaggio qualificato che gli spieghi e gli insegni il lavoro come minimo per 2 anni conseguitivi per 18 ore settimanali a diretto contatto, E per chi vorrebbe aprire una cooperativa sociale si dovrebbe non solo riuscire a concederli un micro credito più alto ma anche seguirli con l’affiancamento di personale qualificato per almeno un 4 anni conseguitivi, giorno per giorno con un commercialista che li segue settimana per settimana almeno per il primo anno di lavoro effettivo.



LE ABITAZIONI  Case a uso di microaree.

 
Sulle abitazioni le mie proposte non sono state prese in considerazione, anche se tutti sappiamo che l’urgenza suprema e l’abitazione, ma sembra che a molti non interessa, tanti perché pensavano che erano tranquilli perché fino a pochi anni fa nessuno li disturbava, le famiglie erano ristretti ma  domani dove succederà ? la mia proposta urgente era incentivare al più presto la realizzazione delle microaree, o terreni privati con cambio destinazione, la chiusura del enormi campi nomadi, la modifica di legge sui terreni agricoli per i sinti e rom che vivono e hanno per casa  roulotte o casemobili, e l’appartamento facilitato e urgente per le persone che sono senza nessun tipo di abitazione dove vivere con i propri figli e famigliari o che vivono nelle baraccopoli costruite con mezzi di fortuna tante volte con cartoni e materiali molto infiammabile e pericoloso per anziani e bambini.

Presidente Federazione Rom e Sinti Insieme
Presidente Sinti Italiani in viaggio per il diritto e la cultura
Davide Casadio

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