giovedì 28 novembre 2013

«Pensiamo di spostare lì provvisoriamente il campo nomadi di viale Cricoli».

Vicenza, nomadi a Ponte Alto
Petizione degli abitanti
Avviata una petizione con riunioni tra i residenti Intorno al Centro orafo bar e aziende preoccupati. Il sindaco di Creazzo protesta: «Troppi rischi»
VICENZA. Molti lo hanno saputo dal giornale, altri erano all'oscuro ma qualcuno racconta che il primo sospetto lo hanno avuto una settimana fa vedendo due geometri del Comune gironzolare per strada Carpaneda. «Ah niente, normali controlli» hanno detto. Ma tra i residenti nella zona di Vicenza ovest c'è chi non se l'è bevuta ed è andato a chiedere in Comune. Che ha ammesso: «Pensiamo di spostare lì provvisoriamente il campo nomadi di viale Cricoli». E così gli abitanti contrariati hanno cominciato a raccogliere le firme da inviare al sindaco.
Così come chiede di ripensare alla decisione di spostare le roulotte con i loro 90 ospiti da viale Cricoli nell'area comunale di strada Carpaneda il sindaco di Creazzo, Stefano Giacomin. Che dopo aver scoperto dell'operazione dal quotidiano ha scritto una lettera urgente al sindaco Variati e al prefetto. Perché «a circa 300 metri di distanza dall'area di proprietà del Comune di Vicenza, oggetto del trasferimento, è ubicato il campo nomadi del Comune di Creazzo. Risultano evidenti i problemi di ordine pubblico che potrebbero derivare dalla vicinanza di due campi di nomadi appartenenti a diverse etnie e la vicinanza di questi alla zona residenziale del Comune di Creazzo».
Insomma sono iniziate le grandi o piccole manovre intorno a quell'area verde (o meglio incolta) che anni fa era stata anche usata un paio di stagioni come area-feste musicali in alternativa ai vari Ferrock, Spiorock e altri. E quei circa 10 mila metri quadri di terra subito dopo la zona di via Vecchia ferriera con il Centro orafo, i locali notturni, bar, officine oltre al centro culturale islamico (cioè la moschea di Vicenza) e la chiesa nigeriana sono rimasti vuoti. Fino ad ora. Anche ieri infatti sono passati alcuni addetti di Aim e Acque vicentine: «È una prima verifica per gli allacciamenti dell'acqua» dicono.
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Alessandro Mognon
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