domenica 8 marzo 2015

Davide Casadio, presidente dell'Associazione nazionale dei Sinti, e Alessandro Iovino


Seguito dell'indagine conoscitiva sui livelli e i meccanismi di tutela dei diritti umani, vigenti in Italia e nella realtà internazionale: audizione di Davide Casadio, presidente dell'Associazione nazionale dei Sinti, e Alessandro Iovino, sulla situazione dei Sinti italiani.  

            Prosegue l'indagine conoscitiva in titolo, sospesa nella seduta del 7 luglio scorso.
           
Il presidente MARCENARO informa che l'ufficio di presidenza ha inteso con la seduta odierna avviare una serie di audizioni volte ad acquisire elementi di conoscenza e di approfondimento intorno alla situazione delle comunità nomadi in Italia, ascoltandone i rappresentanti, senza alcuna preclusione. Allo stesso modo, in un quadro che tenga conto del contesto europeo in cui questo fenomeno è inserito, andranno ascoltati gli esperti, gli studiosi e gli operatori, nonché le voci del territorio, vale a dire le Autorità locali, le organizzazioni di volontariato e tutte le energie della società impegnate per queste popolazioni.
Davide CASADIO, presidente dell'Associazione Sinti Italia, ringrazia la commissione per l'opportunità offerta, mettendo in evidenza il fatto che si tratta della prima volta in cui un rappresentante della comunità Sinti italiana viene ascoltata da una commissione parlamentare. Al contrario di altri paesi, l'Italia non riconosce la specificità della comunità Sinti, che invece merita la massima attenzione e che troppo spesso, in virtù di pregiudizi molto radicati nella popolazione, viene confusa con la comunità rom. La comunità Sinti è antichissima e da moltissimo tempo, pur conservando in larga parte le caratteristiche del nomadismo, si è insediata in Italia. Per superare il diffuso pregiudizio sarebbe importante uscire dalla logica del confinamento delle comunità nomadi nei cosiddetti "campi nomadi", i quali che diventano luoghi di vera e propria, inaccettabile segregazione. Non bisogna dimenticare la straordinaria ricchezza culturale e la specificità della comunità Sinti che meriterebbe maggiore attenzione da parte delle autorità.
Il dottor Alessandro IOVINO, portavoce dell'Associazione Sinti Italia, ricorda di avere curato un volume sulla Missione Evangelica Zigana in Italia, che coincide in larga parte con l'Associazione Sinti Italia. La Missione è  affiliata alle Assemblee di Dio in Italia, la quale è riconosciuta dallo Stato italiano. Occorre tenere presente che quasi la metà di quella che viene considerata la comunità rom in Italia, formata da circa 140 mila individui, in realtà è formata da rappresentanti della comunità Sinti, che ha caratteristiche profondamente diverse e molto peculiari. La comunità evangelica, poi, è una minoranza nella minoranza, in larghissima parte pienamente integrata nel tessuto sociale e ciò nondimeno sconta tutta una serie di prevenzioni e di diffidenze che ne rendono molto complicata la sopravvivenza. Sarebbe di estrema importanza se la commissione diritti umani del Senato, attraverso il suo lavoro riuscisse a farsi interprete della specificità della comunità Sinti e se si riuscisse a rendere maggiormente nota l'esistenza, all'interno della comunità Sinti, di una comunità evangelica pienamente integrata.
Il presidente MARCENARO nell'introdurre il dibattito chiede agli ospiti di voler fornire dettagli sulla organizzazione, in Italia delle comunità Sinti. 
Prendono quindi la parola i senatori MUGNAI (PdL) , BODEGA (LNP), LIVI BACCI (PD) e Mariapia GARAVAGLIA (PD).
Replicano brevemente Davide CASADIO e il dottor Alessandro IOVINO.

Il PRESIDENTE MARCENARO, chiude la seduta ringraziando le personalità audite e i senatori per la partecipazione al dibattito.

            La seduta termina alle ore 15,45

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